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giovedì 22 settembre 2011

"Frankenstein Sofa" by Junktion


Finalmente il momento Pain your life, della giornata, s eieri abbiamo scoperto come utilizzare un frigorifero vecchio e un sedile posteriore di auto, oggi impariamo come realizzare un aseduta multipla avendo ad siposizione solo una sedie oppure tante sedie diverse. Più utile forse in un cantiere che in una casa,il sistema funziona con divers emodlaità: si possono o unire tante sedie diverse tramite un asse da posizionare sul fondo come nell'immagine sotto, oppure decidere di allungarne la seduta. Il secondo è un metodo un pò più lungo, ma il risultato è senza dubbio più affascinante.





Si prende una vecchia sedia, la si taglia essattamente a metà, e il fondo lo si sostiutisce con un tavolato unico lungo a piacere, in modo da ottenere il numero di sedute che vogliamo. Si può anchedecidere di estendere lo shcienale, nello stesso modo. Oltre a dun gesto qausi artistico, la facilità della realizzazione è sorprendente. Ricordiamoci però di rinforzare gli attacchi seduta-struttura...

Gli esempi in queste immagini fanno parte della collezione Junktion


Via: dornob 

mercoledì 21 settembre 2011

Pallet Chair by Pierre Vede

Essi sono così comuni nei distretti industriali che quasi non ci si accorge di loro - pile di pallet utilizzati e rotti di plastica, metallo e legno, che aspettano solo che qualcuno li riutilizzi.
Giovane cugini del container marittimo sempre più in voga (ampiamente utilizzato sia nel settore della navigazione e, più recentemente, nell'architettura), il pallet in legno è usato per il trasporto di cose come i mobili da un posto all'altro tramite navi, treni, camion e carrelli elevatori.
Usando pezzi proprio di un pallet per ogni seduta, il disegno è stato realizzato dopo attente considerazioni strutturali, un test fatto con un modello in scala e cercando di ottimizzare il numero delle modifiche da fare sui pezzi, in modo da facilitarne la realizzazione.
Pierre Vede ha curato anche il look della poltrona, in modo da non snaturare l'impronta eco-friendly del prodotto finale.  

Via: dornob

giovedì 15 settembre 2011

Future Plastic,i hope! Recyclable Alternative



Che il petrolio stia finendo ormai è appurato, che sia anche una materia prima superata e obsoleta, è altrettanto appurato, quello di cui ancora non siamo certi è se finirà la nostra dipendenza. Molti materiali stanno in questi anni cercando di conquistare il posto di primaria importanza che ha per noi la plastica, tra questi c'è ne è uno in particolare che sembra ottimo per questa leadership. Si tratta di una mescola di olio e riso, che una volta cotta assume qualità simili a quelle della plastica tradizionale, ma con il pregio di essere riciclabile e biodegradabile. Riuscirà anche ad essere economico?
(all images via: Design Boom)

PEGA Design & Engineering, è un'azienda di consulenza con sede a Shanghai e Taipei,Loro son convinti di avere il materiale giusto per risolvere il problema della plastica. La loro proposta è un materiale fatto di carta e polipropilene riciclati che può essere utilizzato negli stessi stampi utilizzati per la plastica tradizionale.


Il materiale è lavorabile, eco-compatibile ed economico. Anche i macchinari di produzione del materiale stesso sono gli stessi che si usano per la plastica, ed ecco dove la plastica alternativa diventa più economica, essendo il materiale di recupero.


Prima di essere economico, questo materiale è anche biodegradabile, un vantaggio non da poco rispetto alla plastica tradizionale. Il materiale vincitore del premio è perciò un mix di semplicità e innovazione, garantendosi un buon futuro nella produzione elettronica, giocattoli e altri utilizzi dove oggi si usa la plastica tradizionale.

Big Plastic Animals in my city! Cracking Art Group Colors Our World



Fondata nel 1993 il Cracking Art Group cerca di cambiare la storia dell'arte comunque di entrarne a far parte, attraverso un approccio etico e responsabile nei confronti dell'ambiente. I sei artisti, che compongono il gruppo sono affascinati dalla stretta relazione tra vita naturale e vita artificiale, ed esprimono questo sentimento attraverso la riproduzione di figure di animali fuori scala in brillanti colori dati dalla plastica riciclata di cui son composti. 

 

Cracking Art Group hanno fatto la loro prima apparizione nello stesso anno della fondazione, all'esibizione pubblica Epocale, a Milano. Il gruppo è composto da sei membri William Sweetlove, Renzo Nucara, Marco Veronese, Alex Angi, Carlo Rizzetti e Kicco provenienti dalla zona est centrale dell'Europa, Italia, Francia, Belgio.

 

 
(images via: Kicco Cracking, Victor.Showoff and WST)

Il nome deriva da un processo di lavorazione di alcuni idrocarburi da cui viene ricavato il materiale plastico, il Cracking.

 
(images via: WeHeartIt and Profimedia)

 
(image via: Unconsumption)

 
(images via: MonPuteaux.com, The SOP and 500blog)

 

Può un uomo moderno, nato nell'era della plastica, cambiare il proprio futuro anche attraverso questa forma d'arte?  Cracking Art Group pensa che si possa e soprattutto pensa di poter cambiare le regole dell'arte contemporanea.

 

 

L'elemento chiave del Cracking Art Group è l'assalto alla dualità della passività dell'arte moderna con la nostra millenaria civilizzazione, attraverso l'utilizzo massivo di plastica riciclata.
Riciclare la plastica, è un'azione sovversiva: l'artista da nuova vita ad un materiale che altrimenti creerebbe delle scorie tossiche durante lo smaltimento e l'accumulo di esso potrebbe distruggere la nostra evoluzione futura. 

 

 
(images via: Galerie 208 and Kicco Cracking)

 

 
(images via: Amy Goodwin and Aliraqi)

“Life moves pretty fast. If you don’t stop and look around once in a while, you could miss it.”

 Più o meno il significato è questo "la vita scorre veloce. Se non ti fermi per guardarti attorno di tanto in tanto, potrebbe mancarti." e questo è lo stimolo che il gruppo vuole dare all'osservaztore delle proprie opere, appariscenti e ingombranti sparse per luoghi di passaggio e spazi pubblici.

 
(images via: Artsfactory, Newer World and KraftyKim)

 

mercoledì 14 settembre 2011

Recycled Television: Pet Bed

Ecco un modo facile per riciclare la vostra vecchia televisione, convertirla in una cuccia per gatti. Per farlo basta svuotare la televisione delle parti elettroniche interne e rivestirla poi con morbida gommapiuma e tessuti sfoderabili e lavabili. 
In questo caso è stata usata una vecchia televisione in plastica ma è facile immaginare anche l'effetto con una televisione più vintage. Cool and eco-friendly!



Via: etsy.com